Chicago è la più grande città dell’Illinois e la terza per popolazione di tutti gli Stati Uniti dopo New York e Los Angeles, con 2.853.114 abitanti (9.505.747 nell’area metropolitana). È la più grande città dell’entroterra statunitense, ed è anche considerata una tra le più grandi metropoli degli USA. La sua area metropolitana (detta Chicagoland) arriva a oltre 9 milioni di persone distribuite in un’ampia area pianeggiante. È situata lungo le rive del lago Michigan. Trasformatasi da piccola città di frontiera nel 1833 (con circa 350 abitanti) in una delle città più grandi della Terra, Chicago è stata definita come una delle 10 città più influenti al mondo. Oggi è una città multietnica, nonchè un importante centro finanziario e industriale ed uno dei maggiori centri fieristico/espositivi mondiali.

Il centro città (Downtown o Loop) è dominato da imponenti grattacieli che arrivano anche ai 108 piani (per un’altezza di 442 m) della Willis Tower. Questa tipologia architettonica è nata proprio a Chicago che, se da tempo ha dovuto perdere il primato di città con più grattacieli nel paese a favore di New York, vanta ancora oggi il grattacielo più alto d’America e tre grattacieli nella classifica dei primi 15 al mondo. Venti dei suoi grattacieli superano i 200 metri d’altezza e ben 240 superano i 100 metri. La città si estende per oltre 50 km sul lago Michigan da Nord a Sud.

Chicago è la città con il maggior numero di ponti mobili al mondo (attualmente 45) ed un punto di riferimento mondiale per il blues.

La città di Chicago ha diversi soprannomi, tra i quali Windy City e Second City. (fonte: Wikipedia)
La fondazione ed i primi anni

A metà del XVIII secolo, la zona dove ora sorge Chicago era abitata dalla tribù Potawatomi, che aveva preso il posto di due precedenti nazioni native, i Miami ed i Sauk and Fox. Il nome Chicago deriva da una parola Potawatomi, “Checagou” o “Checaguar“, che significa “porro selvatico”. La zona fu chiamata così a causa dell’odore portato dai porri wild leeks, frequenti attorno agli acquitrini che ricoprivano l’odierna area urbana.

Il primo abitante di Chicago non appartenente a tribù native fu Jean-Baptiste Pointe du Sable, un haitiano di origini francesi, che si stabilì sul Chicago River intorno al 1770 e sposò una donna Potawatomi. Nel 1795, dopo la Guerra della Confederazione Wabash, a seguito del Trattato di Greenville la zona di Chicago fu ceduta dai nativi al governo degli Stati Uniti, che vi creò un forte. Fort Dearborn fu eretto nel 1803 e fu utilizzato fino al 1837, tranne nel periodo tra il 1812 ed 1816. Durante la guerra del 1812 contro i britannici, infatti, il forte venne distrutto.

Nascita della municipalità e crescita vertiginosa

Il 12 agosto 1833 venne creata la municipalità di Chicago, con una popolazione di 350 abitanti. I primi confini della città furono le strade Kinzie, Desplaines, Madison e State, all’interno delle quali era incluso un territorio di circa 1 km². Tra l’8 e il 10 ottobre 1871 la città fu quasi completamente distrutta dal Grande incendio di Chicago. Una leggenda metropolitana- poi smentita – vuole che ad appiccare il fuoco sia stata una lanterna rovesciata dal calcio di una mucca appartenente alle sorelle O’Leary, la cui stalla si trovava al 137 di DeKoven Street. Spinte dai forti venti, le fiamme ridussero gran parte del centro in cenere, grazie anche al fatto che molte case erano ancora di legno. Nella ricostruzione che seguì, venne costruito in città il primo grattacielo della storia, l’Home Insurance Building.

Nel 1900, per risolvere i problemi di inquinamento delle acque del Lago Michigan, la città intraprese un’innovativa impresa ingegneristica: il corso del Fiume Chicago fu invertito grazie alla costruzione di un canale che lo collegò al Fiume Illinois. (fonte: Wikipedia)